Pinocchio: 140 anni e non sentirli… Scopriamo il suo segreto! / Villa Viviani – Firenze – Lunedi 20 novembre 2023 –
Come resistere al fascino di Pinocchio? Quest’anno, infatti, si celebrano i 140 anni – febbraio 1883 – della pubblicazione del romanzo di Collodi per i tipi della Libreria Editrice Felice Paggi con il titolo “Le avventure di Pinocchio”- Storia di un burattino”, versione estesa della storia uscita precedentemente a puntate per il “Giornale dei Bambini”.
E così il nostro Club, il LC Firenze Impruneta San Casciano e il LC Firenze Palazzo Vecchio hanno deciso di dedicare una serata evento a questa ricorrenza che vedrà la partecipazione della nostra socia Annamaria Iacobacci, nella sua qualità di Presidente dell’Associazione Culturale Pinocchio di Carlo Lorenzini, e di due conferenzieri d’eccezione, il Prof. Cosimo Ceccuti e il Prof. Giovanni Cipriani.
Da favola scritta quasi per gioco a capolavoro della letteratura italiana dell’Ottocento, lo scritto di Collodi ha mantenuto una freschezza invidiabile e, attraverso traduzioni in oltre duecento lingue, è conosciuto davvero in tutto il mondo.
Il fascino intramontabile di questa favola che, nata per un pubblico di bambini, ha poi assunto un respiro molto più ampio, sta certamente nel fatto che affronta, con la profondità di un saggio filosofico e la leggerezza di un teatrino di marionette, alcuni dei grandi ed eterni interrogativi dell’umanità.
Un grande scrittore italiano del Novecento – ma anche saggista e fine critico -, Italo Calvino, così chiosava, riguardo a Pinocchio, in un suo breve saggio apparso sui Meridiani Mondadori nel 1995: “…una fama estesa a tutto il pianeta e tutti gli idiomi, la capacità di sopravvivere indenne ai mutamenti del gusto, delle mode, del linguaggio, del costume senza mai conoscere periodi d’eclisse e d’oblio…. cosa manca a questo bilancio per potersi dire trionfale? Questo: il posto che in cent’anni Pinocchio s’è conquistato nella nostra storia letteraria è sì quello d’un classico, ma d’un classico minore. Mentre è ora di dire che va considerato tra i grandi libri della letteratura italiana, di cui alcune componenti necessarie, senza Pinocchio, verrebbero a mancare…”